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ARTE E POESIA DELLA COMUNICAZIONE
by Italian art critic Angelo Calabrese

Dalla biografia dell’artista emergono la sua inquietudine e il suo bisogno di intraprendere varie avventure di studi e di pensiero. Artista di forte tempra, raffina la sua sesibilita’ viaggiando e trasferendo, poi, in immagini la sua passione umana e l’incanto naturale, facendo lievitare sulla tela espressioni cromatiche e strutturali, che hanno la sua personale impronta. L’artista mette cosi in risalto la sua totale dedizione alla pittura.
S’immerge totalmente in quella, facendovi convergere storia e memoria, fatti della vita e testimonianze oggettive che, con I loro inserimenti narrono le crisi della contemporaneita’.
L’attenzione di Devakrishna Giollo alle problematiche della comunicazione e’ significativa nelle confluenze tra mondo telematico e relitti dell cronaca, per cui in una folgorazione emotiva, la sua materia pittorica si propone come epifania di un corpus tragico e poetico.
In quello l’evidenza del trauma e dei frantumi, incorporate nel fruire dell’evidenza creative, si illumina di speranza.
Significa anche la possibilita’ di ritrovare gli equilibri perduti, le ragioni della fisicita’, della mente, della natura stessa, sensuale e soave, primitiva e fantastica, le cui contraddizioni sono intense e rese visibile dall’arte.

Professor Angelo Calabrese

Motivazioni del 2° premio all’artista D.M. Giollo con l’opera # 158

L’impatto immediato fa avvertire la concreta allusione alla fisicità, che è corpo e ombra dell’esistenza. Fa pensare ad altezze irraggiungibili e verifica confluenze a valle, dove da opposti versanti convergono correnti di esistenze e civiltà, depositando tanti tesori da investigare. L’indagine ‘archeologica’ incontra, tra quelle interferenze, segnali, orme e depositi, che sono testimonianze di splendori, sogni e desideri che furono e continuano a transitare, proponendosi alla poesia del ricordo, della magnificenza delle piccole cose che danno senso alla vita dove ha piú vita.

Professor Angelo Calabrese

Motivations for the 2nd prize to artist D.M. Giollo with work # 158

“The immediate impact is felt as a concrete allusion to the physical, which is the body and shadow of existence. It reminds us of unattainable heights and verifies confluences in the valley, where currents of lives and civilizations converge from opposite sides, depositing many treasures to be investigated. This ‘archaeological’ survey meets, in-between those interferences, signals, footprints and deposits, which are testimonies of splendors, dreams and yearnings that were, and continue to pass, proposing the poetry of remembrance, of the magnificence of all the little things that give meaning to life where there is more life.”

Professor Angelo Calabrese


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